Kuromi
Un tempo ero il piede di Kuromi. Ero Kuromi. Ed ero di Giorgio. Ero uno dei bambolotti più amati, di moda. Lui inventava storie su di me.
Grandi avventure. Anni.
Le cose cambiano. Giorgio ha scoperto il computer.
– Kuromi in un angolo della stanza.
– Kuromi nel secchio della spazzatura.
– Kuromi nel secchione della spazzatura, in strada.
Arriva un gatto. Kuromi è il gioco del gatto.
Resto io. MI.
Non sono più il gioco di nessuno.
Depressione. Sbatacchiamento. Deriva.
Gabbiano. Mi fa cadere giù, ha scoperto un pesce. Dalla terra all’acqua.
E adesso…
“Mi sento l’acqua dentro!” Glu Glu…
Sopraffazione. Nuova vita.
Galleggio!!! Lo accetto.
Esplorazione.
Anni.
Vado in giro. Mi portano in giro.
Inizio a trasformarmi. Mi disgrego.
SPIAGGIA COCCIA DI MORTO.
Mi rapiscono due tizi, durante una passeggiata romantica. Forse. Mi imbustano insieme ad altri come me, strambi e ambigui.
E adesso sono qui. Su un tavolo. Mi disegnano, mi toccano. Parlano di me, mi girano e rigirano tra le mani. Suppongono. Inventano storie su di me.
Una ragazzina, un ragazzino, due donne.
Torno protagonista.
Davide/Virginia/Valentina/Silvia