La rivoluzione della plastica

Ve l’avevo detto che era solo una presa per il culo! Cosa stiamo a fare qui? Esposti, ammucchiati, senza più nessuna funzione! A morire di caldo e a rischiare tutti i giorni di scioglierci al sole!
Io sono frustrato, sono deluso, sono stanco. È la seconda volta che questi esseri umani mi fregano! Hanno scritto sulla mia testa “gustami e riciclami”; per tutta la vita ho avuto la convinzione che non sarei stato solo un tappo usa e getta, che avrei avuto infinite funzioni, che avrei avuto nuove vite. Meditavo tutti i giorni sui miei pensieri futuri.

Invece hanno comprato la bottiglia e mi hanno portato al lago di bracciano per festeggiare ferragosto. Si sono ubriacati con rum e cola, li ho ascoltati stonare pessime canzoni e li ho visti persino vomitare! Poi all’alba se ne sono andati lasciandomi in spiaggia!
Ero solo e abbandonato; non servivo più a nessuno. Molti mi notavano, mi schiacciavano, qualcuno mi ha persino raccolto ma solo per gettarmi più lontano.

Fino a che piantina è arrivata nella mia vita! Sono stato casa sua, l’ho protetta dal sole cocente e dalle intemperie; io, lei e il lago eravamo una vera famiglia!
Abbiamo vissuto felici fin quando un gruppo di giovani sconsiderati, autodefiniti “dispersi”, guidati dagli scienziati della casaccia, hanno voluto fare di me e piantina due dispersi. Ci hanno raccolti, trasferiti da buste, a tasche, a borselli, appoggiati ovunque e rinchiusi di nuovo.

E mi hanno rovinato di nuovo la vita, strappandomi l’unica mia ragion d’essere. Piantina, essendo di natura organica, non ce l’ha fatta. Per i continui sballottolamenti è morta tra le mie braccia.
È finita per me. È finita per noi! Per questo vi dico: polimeri di tutto il mondo, UNIAMOCI! Non abbiamo nessuna ragione di esistere senza funzione. Non esistiamo, siamo morti!
Per cui vi dico: uniamoci, letteralmente. Riagganciamo le nostre catene, formiamo una superficie di copolimeri che copra tutto il lago così che gli umani non possano più usufruirne!

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